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  • Immagine del redattoreFabrizio Domenico Fazzolari

CEDOLARE SECCA? WHAT IS THIS?

Facciamo un pò di chiarezza


Se stai cercando informazioni per affittare la tua casa e capire meglio su che tipo di contratto devi orientarti nell'articolo di oggi potrai trovare qualche informazione in più.


Ecco le domande alla quale cercherò di rispondere: - Cos’è la cedolare secca e perchè conviene applicarla? - Ha realmente dei vantaggi applicarla ad un contratto d’affitto? - Devo stare attento quando decido di avvalermi di questo particolare tipo di tassazione?

Spiegherò inoltre nel dettaglio quali sono i requisiti per poterne usufruire quando si affitta un appartamento. Ma attenzione alle insidie che si nascondono dietro. Partiamo dal capire realmente cos’è la Cedolare secca. Per capirlo, ti cito la definizione completa tratta dal sito dell’Agenzia delle Entrate.



“La “cedolare secca” è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile)”

Ma cosa vuol dire in pratica? Ricordi che nell'articolo dove ti spiegavo la differenza tra canone di affitto libero e canone convenzionato (puoi andare a rileggerlo cliccando qui) ti ho parlato delle imposte da pagare quando si affitta?

La cedolare secca non è nient'altro che una di queste imposte, o meglio un unica opzione che mette insieme diverse imposte che dovresti sostenere quando affitti una casa.

Nel dettaglio, con un unica imposta vengono inglobate sia l’Irpef che l’imposta di registro che i bolli.

Quando si affitta casa bisogna dichiarare gli affitti percepiti nella propria dichiarazione dei redditi (modello Unico per gli autonomi, 730 per i dipendenti). Tali redditi vanno sommati ad esempio a quelli da lavoro e ad eventuali altri affitti percepiti. In fase di dichiarazione dei redditi, pagherai l’imposta chiamata Irpef a scaglioni in base al tuo reddito effettivo. Si parte da un minimo del 23% fino ad arrivare anche al 43%. Nel caso di applicazione della cedolare secca, queste percentuali vengono sostituite da una fissa pari al 21% se fai sottoscrivere un contratto libero 4+4 che diventa del 10% se invece ti avvali di un contratto concordato. Il 10% o 21% sul reddito totale prodotto dall’affitto, indistintamente da quanto tu guadagni. Per questo viene chiamata tassazione separata.


Ricorda che il minimo se non sfrutti la cedolare secca è il 23%!

Per i canoni liberi hai uno sconto del 5% sulla cedolare da pagare in proporzione all’affitto.

Se applichi la cedolare secca ad un contratto di affitto concordato invece sfrutterai non più il 5% di sconto ma bensì il 30% sull’imponibile dell’affitto. Questa è una novità della nuova legge di bilancio. Fino all’anno scorso infatti lo sconto era del 15%.



Ecco qui spiegata la cedolare secca.

Se ugualmente dopo aver letto questo articolo tu avessi ancora dei dubbi su che tipo di contratto scegliere per affittare la tua casa contattami per una consulenze gratuita.


Ricordati inoltre che per affittare casa bisogna scegliere bene anche il futuro inquilino che abiterà nella tua casa per i prossimi anni, il rischio di trovare un inquilino che si trasformi presto in un inquilino insolvente è dietro l'angolo. Per sapere come poter prevenire questo pericolo leggi questo articolo a riguardo (lo trovi cliccando qui). Se hai bisogno di una consulenza gratuita, sei nel posto giusto.

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Articolo di Fabrizio Fazzolari, agente immobiliare dal 1997.







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Come sai, mi chiamo Fabrizio Fazzolari e faccio l’agente immobiliare da 1997.


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